Il
magistero sociale della Chiesa Cattolica, di cui le encicliche fanno
parte, è un punto di riferimento fondamentale per i cattolici impegnati
in politica ed un invito alla riflessione per quanti non sono credenti.
La sua portata, essendo
annuncio di Cristo nelle realtà temporali come ha ben spiegato San
Giovanni Paolo II, è dunque universale. Le encicliche sociali forniscono
una serie di principi di riflessione, di criteri di giudizio e delle
direttive di azione che consentono di orientarsi
nelle scelte politiche senza essere influenzati dalle ideologie.
Il 28 marzo prossimo, ricorre il 50° anniversario della pubblicazione dell’enciclica
Populorum Progressio del Beato Paolo VI.
La situazione a livello globale, le cui conseguenze vengono quotidianamente vissute anche nella nostra
Regione, rappresenta la drammatica evoluzione di quanto già negli anni 60, aveva spinto il Papa a scrivere questa
enciclica. Le attuali migrazioni
testimoniano che la questione sociale si è fatta mondiale e la pace è
minacciata da nuove e frammentate forme di guerra.
Paolo
VI affronta il problema dello sviluppo attraverso un’attenta analisi
della realtà storica entrando nel vivo di questioni ancora aperte come
l’urto di civiltà, i diritti umani, l’educazione, la questione
demografica, la promozione
della persona e della famiglia, la costruzione della comunità locale ed
internazionale. Partendo dalla situazione di estrema difficoltà dei
paesi del terzo mondo l’enciclica si prefigge di indicare il senso, le
condizioni e le esigenze di uno sviluppo integrale
degno dell’uomo. Per il Pontefice questo sviluppo è il nuovo nome della
pace.
La Populorum Progressio
valorizza il ruolo della famiglia naturale, monogamica e stabile,
dell’economia al servizio dell’uomo, promuove uno sviluppo solidale,
condanna le oligarchie, la pianificazione arbitraria e la tecnocrazia.
Dalla
sua pubblicazione nel 1967 il clamore ed anche le non poche polemiche
da essa suscitate si sono assopite permettendo di leggerne il contenuto
con maggiore serenità e di riconscerne la grande portata profetica in
molti aspetti rimasta
purtroppo inascoltata.
Il Centro Internazionale Luigi Sturzo in collaborazione con la CISL di Udine
organizza il 28 marzo alle ore 20:30 presso l’oratorio della Chiesa di San Paolino in via Trieste 110 con ingresso da via XXX Ottobre, la presentazione dell’enciclica. L’intento è quello di mantenere vivo il rapporto
con il magistero studiando i fenomeni del nostro tempo con il realismo cristiano
ed aprendo un dibattito con i politici della nostra Regione che hanno
accettato di confrontarsi sull’insegnamento sociale della Chiesa.
Sarà l’occasione per un incontro costruttivo per propoprre soluzioni alle problematiche odierne che sono anche alla base della
Populorum Progressio.
Dopo un’introduzione
di Daniela Vidoni, responsabile del Centro Sturzo, l’enciclica sarà
presentata ed approfondita dal prof. Mons. Ettore Malnati già docente di Dottrina
sociale della Chiesa presso la facoltà teologica di Lugano
Seguirà una tavola rotonda moderata da Roberto Pensa, direttore de
La Vita Cattolica, a cui parteciperanno:
Stefano Cecotti (Forza Italia) , Pietro Fontanini (Lega Nord) , Lanfranco Lincetto (Il Popolo della Famiglia), Vincenzo Martines (Partito Democratico), Roberto Muradore (Cisl Udine) e Raimondo Strassoldo
(Identità e Innovazione).